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Fontana della Natura

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Fontana della Natura

La Fontana della Natura, realizzata in stucco, con fondale riproducente un antro naturale, presenta al centro l’inserimento della statua di Diana d’Efeso, la dea dai numerosi seni simbolo di abbondanza e fecondità. Essa fu costruita lungo il muro di cinta della villa nel secolo scorso, trasportandovi la monumentale statua di Diana d’Efeso, opera dello scultore fi ammingo Gillis Van Den Vliete, in origine collocata nella fontana dell’Organo all’interno della nicchia centrale e copiata da un esemplare antico della collezione Farnese conservata ora al Museo dei Conservatori a Roma.

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10 novembre 2013 |

Grotta di Diana

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La costruzione simula una grotta, interamente decorata a mosaico rustico e stucchi. Il pavimento è in maiolica con gigli, mele d’oro e aquile dello stemma estense. Su tutti gli angoli sono collocate cariatidi sorreggenti ceste di mele d’oro (purtroppo non tutte rimaste intatte). Sulla volta, oltre ai motivi decorativi presenti anche sul pavimento, sono collocati riquadri e ovali con scene mitologiche e fi gure allegoriche. Sulla parete di fondo e raffigurata la vera e propria Grotta di Diana, con fontana nel mezzo e ai cui lati sono sistemate altre cariatidi in coppia.

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1 novembre 2013 |

Fontana di Proserpina

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Il prospetto della fontana di Proserpina consiste in una nicchia centrale fiancheggiata da quattro colonne tortili ricoperte di viticci e sostenenti altrettante mensole sulle quali poggia un architrave. Tutt’intorno sono presenti delle nicchie e, ai lati, duescalinate. All’interno della nicchia sono le statue in stucco di Plutone, al centro, sulla barca infernale, di due delfi ni che agitano le acque e di due sileni intenti a suonare arpe marine. Il complesso in origine era chiamato Fontana degli Imperatori, dal momento che vi erano collocate quattro statue raffiguranti Cesare, Augusto, Traiano e Adriano, tutti imperatori che avevano costruito ville in territorio tiburtino.

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1 novembre 2013 |

La Cordonata dei Bollori

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Ai lati di una scalinata sono collocati una serie di pilastri che sorreggono vasi quadrati alternati con vasche a sarcofago, sui lati brevi delle quali sono inseriti mascheroni con boccagli. La scalinata e chiamata Cordonata dei Bollori in quanto, osservandola dal basso, si ha l’impressione che gli zampilli che fuoriescono dai vasi quadrati siano dovuti all’ebollizione dell’acqua. Di tali cordonate ne esistono altre nel giardino estense, con o senza mascheroni. La realizzazione dovrebbe quasi certamente risalire alla seconda metà del XVI secolo.

1 novembre 2013 |