Tivoli Touring

Fontana della Civetta

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La fontana della Civetta è collocata all’interno di un prospetto composto da un arco centrale delimitato ai lati da due colonne attorno alle quali si avviluppano dei rami con ori, e da un architrave anch’esso decorato da elementi floreali a mosaico.
Il coronamento, certamente realizzato in seguito a un restauro recente (prima meta del xx secolo), presenta al centro due angeli sorreggenti lo stemma estense e ai lati due fi gure femminili. In alto sono un’aquila centrale e due gigli. L’intera decorazione è realizzata a mosaico. La fontana fu iniziata da Giovanni del Duca o del Luca nel 1566 e ultimata nelle linee generali da Raff aele Sangallo. Nel 1568 Ulisse Macciolini da Volterra completo tre statue di stucco raffiguranti fauni.

Nel 1572 Leonardo Sormanno scolpì nelle nicchie fi ancheggianti la fontana stessa otto satiri con vasi da cui sgorgava acqua. Le colonne laterali all’arco principale sono decorate a mosaico e ornate con la vite e le mele d’oro delle Esperidi e coronate da due figure femminili probabilmente restaurate per intero. Al centro i due angeli sorreggono lo scudo cardinalizio. E’ completamente scomparsa la parte centrale che prevedeva tre staue di fauni collocate su un grande vaso dal quale sgorgava acqua, che poi scendeva nel bacino sottostante. All’interno della nicchia centrale nella roccia arti ficiale, originariamente erano sistemati numerosi rami di bronzo vuoti su cui posavano degli uccelli sempre in bronzo, foggiati all’interno in forma di flauto.
Allorche l’acqua penetrava dentro i rami vuoti con violenza, usciva dal becco degli uccelli provocando suoni dolci. Alternativamente compariva anche una civetta che, funzionando con lo stesso meccanismo, emetteva suoni striduli.

13 novembre 2013 |

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