Tivoli Touring

Don Nello del Raso e il Villaggio Don Bosco

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Da molti anni, in prossimità dell’ex monastero degli Olivetani (l’attuale Hotel Torre Sant’Angelo), esattamente alle spalle del Monte Catillo, è sorto il «Villaggio Don Bosco».

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L’iniziativa fu messa in atto dall’instancabile sacerdote tiburtino Don Nello Del Raso, subito dopo la fine dell’ultimo conflitto mondiale e trovò l’immediato e totale consenso di tutta la cittadinanza.

Don Nello aveva capito subito che non si dovevano abbandonare a se stessi i giovani che la guerra aveva privato dell’affetto dei loro congiunti.

Con il contributo dei tiburtini Don Nello è riuscito a costruire un moderno complesso e una piccola chiesetta intitolata a Maria Ausiliatrice: << La Madonna di Don Bosco ››

Don Nello del Raso è nato a Tivoli, il 6 febbraio 1909, da umile famiglia del popolo. Studia a Torino presso il Seminario Salesiano. È cappellano militare durante l’ultima guerra mondiale. Nel 1945 organizza un oratorio per ragazzi nel quartiere più povero della città natale. Nel 1950 fonda il Villaggio Don Bosco.

Il sacerdote tiburtino, in una delle sue più belle poesie, “Monte Catillo”, immagina di parlare con quel colle che sovrasta Tivoli e alla cui base scorre l’Aniene. In pochi versi, la sua vita:  vocazione, esperienza dolorosa al fronte, amore per i sofferenti,  speranze e sogni realizzati. Così canta al suo rientro a casa “un prete testardo innamorato della gente” (come lo definisce don Benedetto):  “…la vita mi portò lontano. Vent’anni dopo, in grigioverde m’inerpicavo con il cuore in gola verso la cima….venivo a Te da un inferno di fuoco e di rovine. Volsi lo sguardo… e vidi un cimitero di case sbriciolate… E mi vedesti tornare ancora, bianchi i capelli e in cuore l’ombra pesante delle mie croci. Nella piega più verde e più fiorita ora nascondi il nido pigolante di tanti passerotti.”

Il Villaggio è la realizzazione di un ideale serbato in cuore da sempre. Nel 1945 in una Tivoli ferita e immersa in “un silenzio più che sui campi di guerra”, egli getta il seme dell’iniziativa che oggi è parte viva del tessuto sociale. L’oratorio che, nell’immediato dopoguerra, il Nostro sacerdote gestisce nei sotterranei del Seminario vescovile nel quartiere San Paolo, è frequentato da oltre 1500 ragazzi mentre la realizzazione successiva di una “Casa del Fanciullo”, a metà costa dell’amato “Monte della Croce”, è realtà che continua anche dopo la sua morte, avvenuta il 3 giugno 1980.

Il tempo trascorre e il profilo psicologico e morale di Don Nello va delineandosi con sempre maggiore chiarezza. È  teologo e uomo di cultura: ampia è la sua produzione poetica; ma soprattutto è educatore che sa applicare efficacemente nella storia del suo tempo le intuizioni pedagogiche di don Bosco. Prova di quest’ultimo aspetto della sua personalità è  appunto il Villaggio, tuttora centro formativo e punto di riferimento per tante persone.

 Tivoli dimostra riconoscenza verso uno dei propri figli più illustri, dedicando a “Don Nello Del Raso” una scuola elementare e un sentiero natura che si snoda intorno a quel colle da lui visto come zolla propizia per la messa a dimora  di  “teneri pini” che una volta cresciuti “scherzeranno coi venti e lotteranno con le tempeste” (da L’Orma, una tra le belle liriche di don Nello).

(Gabriella Carnevali Tassi - www.villaggiodonbosco.it)

4 settembre 2014 |

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