Concorso fotografico “Paesaggi Tiburtini”
Categorie: Concorsi
- Cost: Concorso fotografico
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ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2080 - ROTARY CLUB TIVOLI
CONCORSO FOTOGRAFICO
“PAESAGGI TIBURTINI”
Il Rotary Club di Tivoli indice il concorso fotografico dal titolo “PAESAGGI TIBURTINI” volto a cogliere, attraverso lo sguardo creativo dei partecipanti, le peculiarità paesaggistiche del territorio tiburtino.
Obiettivo del concorso è quello di rileggere in chiave attuale gli elementi paesaggistici che hanno fatto del territorio tiburtino un ambito luogo di villeggiatura ai tempi della Roma imperiale, ma anche luogo di attrazione nei secoli successivi quando era una meta irrinunciabile per i viaggiatori del “Gran Tour”.
La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta ai singoli studenti o alle classi delle scuole secondarie di I e II grado del territorio tiburtino e dei comuni confinanti. Per i giovani di età inferiore ai 18 anni, qualora partecipanti singolarmente, è richiesta la liberatoria firmata dal genitore o dell’esercente la potestà genitoriale.
REGOLAMENTO
Art. 1- concorso è articolato in sei aree tematiche:
- le prime tre per studenti delle scuole secondarie di II grado
- le ultime tre per studenti delle scuole secondarie di I grado.
PAESAGGIO ANTICO
Pochi territori come quello tiburtino hanno goduto di così nobili trascorsi; seppur ormai assorbiti dalle trasformazioni avvenute durante i secoli, le indiscutibili emergenze costituite dalla Villa Adriana, dal santuario di Ercole Vincitore, dai templi affacciati sulla rupe tiburtina, rendono conto dello splendore e della stratificazione storica che caratterizza quest’area.
Si tratta di complessi monumentali che, insieme agli altri sparsi sul territorio (acquedotti, ponte Lupo, il tempio della tosse, etc.), appartengono al paesaggio e sono essi stessi brani di paesaggio, rappresentati ed esportati in tutto il mondo grazie ai disegni e di tanti artisti viaggiatori. La stessa Villa Adriana, fu concepita come summa dei paesaggi visitati dall’imperatore e può essere letta come un sublime omaggio al ricordo di questi viaggi, divenendo essa stessa la rappresentazione di un paesaggio dell’anima.
Suggerimenti: monumenti antichi, lacerti di ruderi riutilizzati, associazione di campagna e ruderi, turisti in visita, la vegetazione compenetrata nelle architetture antiche, i monumenti violati o ignorati (sepolcro dei Plauzi), etc.
IL PAESAGGIO DELL’ACQUA
Le caratteristiche geomorfologiche del territorio tiburtino ed il suo regime delle acque, hanno dato vita ad un paesaggio del tutto straordinario, noto per le innumerevoli rappresentazioni veicolate in tutto il mondo dalla straordinarietà della cascata scomparsa con la realizzazione dei cunicoli gregoriani e dalle mille cascatelle affioranti sul fronte settentrionale della città. Si può dire che l’acqua rappresenti l’elemento generatore di questo territorio, inteso come rapporto tra la comunità ed il fiume.
L’acqua delle cascate ancora presenti, l’acqua all’origine delle straordinarie architetture create nei secoli: le terme romane, le architetture del Pecile, del Canopo o la casa del teatro marittimo di Villa Adriana; più tardi, nel Cinquecento, il trionfo dell’acqua nella Villa, vera dedica a questo elemento. Oggi le moderne terme perpetuano l’idea dell’acqua come elemento ludico e di benessere.
L’acqua ha costituito anche la principale fonte dello sviluppo territoriale; grazie alla presenza dell’acqua ed alla forza motrice generata, da sempre si sono sviluppate industrie ed attività produttive. Oggi molte di queste strutture di archeologia industriale sono abbandonate, creando una corona di edifici intorno alla città che costituisce a sua volta un paesaggio da rivalutare, da riutilizzare.
Suggerimenti: cascata, cascatelle, il fiume Aniene, i ponti, gli acquedotti antichi, le centrali moderne, i paesaggi creati le fontane, le architetture nei monumenti, Villa ld’Este le statue dei fiumi, l’archeologia industriale legata all’acqua, le terme Acque Albule e le loro sorgenti.
IL PAESAGGIO DELLA PIETRA
Un ruolo importante ha giocato nella storia di questi luoghi la presenza delle cave di travertino. Già utilizzate in epoca romana, poi ripresa l’estrazione nel Rinascimento, le cave hanno prodotto un paesaggio in continua trasformazione che crea situazioni e contesti del tutto particolari. Nell’area, destinata a riserva di caccia qualche secolo fa, l’apertura di profonde cave ha creato un paesaggio “lunare”, con il fondo delle cave spesso interessato dalla riemersione delle acque sulfuree che originano cromatismi e condizioni di luce del tutto particolari, accompagnata in primavera da vegetazione cespugliosa nelle aree di reinterro.
Suggerimenti: le cave, la lavorazione del travertino, le cave in disuso, la commistione di agricoltura e attività estrattive, le cave sommerse, le opere in travertino, il travertino a Tivoli, particolari paesaggi nell’area delle cave, come il montarozzo del Barco, il casale del Barco, etc.
IL PAESAGGIO AGRARIO
La pesante attività edificatoria degli ultimi anni non ha fortunatamente cancellato tutta la bellezza del paesaggio tiburtino, che presenta caratteristiche molto diverse nella zona collinare rispetto alla piana Quasi sparite le piccole fattorie, sono ancora rintracciabili esempi di edilizia rurale, a volte ancora immersi negli uliveti o in prossimità di vigne. L’olivo e la vite sono infatti le coltivazioni che più hanno creato il paesaggio agrario nell’area, coltivazioni che risalgono entrambe all’epoca antica. I pittori dell’Ottocento in particolare, come Carlandi, Roesler Franz, Edoardo Tani, hanno riservato grande attenzione a questo paesaggio.
Suggerimenti: aree agricole, oliveti, gli olivi storici, le architetture verdi, le architetture agricole, l’uva di Tivoli, il disegno delle colture, colori delle stagioni in campagna, prodotti della terra, gli agricoltori, etc.
IL PAESAGGIO ANTROPIZZATO
L’agglomerato urbano è la forma prescelta dagli uomini per costituire una società organizzata. La città di Tivoli, con le sue trasformazioni, porta in sé la storia delle comunità che abitata nei secoli. La commistione tra la città antica, quella medioevale, le trasformazioni rinascimentali e poi più tarde, hanno prodotto un risultato che è la stratificazione dei periodi precedenti. Saper cogliere “la storia” scritta nella materia viva della città, vuol dire riconoscere l’appartenenza a questo territorio come segno di identità.
Suggerimenti: scorci cittadini, la città vissuta dai bambini, la città della festa, a passeggio in città, i monumenti cittadini, le piazze luogo d’incontro, i vecchi negozi, le scalinate, curiosità nelle architetture, portali e finestre “parlanti”, la città dall’alto, la città dimenticata, etc.
IL PAESAGGIO “SBAGLIATO”
Il termine “paesaggioJ” non è riservato solo alle belle vedute o agli scorci panoramici. Anche le costruzioni abusive, le strade ingombre di automobili, la cementificazione delle aree verdi produce paesaggio; un paesaggio da recuperare e da trasformare.
Ognuno può decidere in che cosa si concretizza un brutto paesaggio, un paesaggio sbagliato, sul quale intervenire per recuperare quelle qualità che lo rendano degno di costituire il teatro entro il quale si svolge la nostra vita.
Suggerimenti: edifici vecchi e malandati, disordine urbano, la città invasa dalle automobili e sottratta alle persone, aree abbandonate, palazzi e edifici brutti, quartieri inospitali, le barriere architettoniche, la città sottratta dai cantieri, aspetti della socialità urbana che possono respingere le persone, pubblicità e cartelli invadenti, etc.
Art. 2 - Ogni partecipante al concorso dovrà scegliere un tema paesaggistico da affrontare e potrà presentare un massimo di tre fotografie con soggetto coerente con il tema scelto. Lo svolgimento è libero e la scelta di ritrarre elementi naturali o manufatti dell’uomo o viste d’insieme identificative e rappresentative del tema paesaggistico scelto, è a discrezione libera degli autori che potranno operare secondo la loro sensibilità in merito ai temi scelti.
Art. 3 - Gli elementi ritratti dovranno essere situati solo del Comune di Tivoli e dei comuni confinanti. La commissione giudicatrice si riserva la possibilità di chiedere la verifica del luogo in cui sono state scattate le foto.
Art. 4 - Per ogni foto dovrà essere indicato con precisione il luogo da cui è stato realizzato lo scatto, il nome di chi ha effettuato lo scatto e il titolo della foto.
Art. 5 - Sono ammesse stampe a colori e in bianco e nero, di dimensioni 20×30. Non sono ammessi fotomontaggi e foto ritoccate, manipolate, con scritte sovraimpresse o con altri tipi di addizioni. Sono escluse le opere presentate sotto forma di diapositive. Non è possibile partecipare con fotografie che siano già state segnalate risultate vincitrici in altri concorsi.
Art. 6 - L’autore, partecipando al concorso, garantisce che l’opera stessa è di sua esclusiva proprietà di cui possiede interamente i diritti e di cui è personalmente responsabile circa i contenuti, sollevando gli organizzatori da ogni responsabilità; egli rinuncia inoltre al diritto economico dell’autore ed assicura di aver ottenuto il rilascio delle adeguate liberatorie dalle persone ritratte, qualora ciò fosse necessario.
Art. 7 - Le fotografie non verranno restituite e resteranno, a titolo gratuito e a tempo indeterminato, di proprietà del Rotary Club di che potrà utilizzarle per scopi didattici o per eventuali pubblicazioni o mostre, citandone comunque sempre I’autore.
Art. 8- Le fotografie, con scritto sul retro solo il titolo l’autore e indicazione della scuola e della classe, unitamente con la scheda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, andranno inserite in una busta chiusa, che deve essere consegnata o spedita in un plico chiuso entro e non oltre il 15 aprile 2014, al seguente indirizzo:
Rotary Club
Piazzale delle Nazioni Unite 19
00019 (RM).
Per le spedizioni postali fa fede il timbro di spedizione.
Art. 9 - L’organizzazione si riserva il diritto di apportare eventuali modifiche al presente regolamento in relazione ad insorte necessità. Le modifiche stesse verranno comunicate ai partecipanti. Gli organizzatori pur garantendo la massima cura delle opere declinano ogni responsabilità per furti, smarrimento e danni di qualsiasi genere che potrebbero verificarsi.
Art. 10 - Con una selezione delle opere pervenute sarà allestita una mostra fotografica che sarà visibile al pubblico presso la Villa d’Este a Tivoli dal 24-05-2014, giorno dell’inaugurazione, presumibilmente fino al 07-06-2014
La premiazione avverrà nella giornata di inaugurazione della mostra. I vincitori del concorso riceveranno apposita comunicazione via e-mail.
Art. 11- La commissione giudicatrice sarà composta da tre membri, tra cui il Presidente del Rotary club di Tivoli e gli altri scelti tra i più qualificati o professionisti del settore fotografico o artistico.
I criteri di valutazione terranno conto del soggetto, della creatività, della qualità e della tecnica fotografica e della coerenza con il tema scelto. parere della giuria sull’esito del concorso sarà insindacabile. La giuria inoltre, in qualsiasi momento, anche dopo la pubblicazione della graduatoria, se dovesse riscontrare la non corrispondenza delle disposizioni del seguente regolamento, potrà escludere la foto che abbiano violato le disposizioni.
Art. 12 -Per ogni tema proposto saranno messi a disposizione i seguenti premi:
1° premio – 200 + targa
2° premio – targa
La Giuria del concorso di riserva di assegnare ulteriori Premi Speciali.
Ad ogni partecipante potrà essere assegnato un solo premio. Inoltre ad ogni classe partecipante verrà donato un attestato di partecipazione.
Art. 13- I premi dovranno essere ritirati solo ed esclusivamente dal vincitore. Eventuali deleghe al ritiro dovranno essere comunicate e motivate in anticipo al Rotary Club che si riserva di valutare la motivazione.
Per maggiori informazioni contattare il seguente riferimento:
Pietro Conversi 329 6261756, e-mail: pietro@conversi.it
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